FAST-FASHION VS SLOW-FASHION:

QUALE HA REALMENTE IL PREZZO PIÙ ALTO?

La moda ha rivoluzionato la società in cui viviamo oggi e come altre attività industriali ha un importante impatto ambientale ed è per questo motivo che sempre di più si parla di moda sostenibile e SLOW-FASHION.

La FAST- FASHION è il modello che usano grandi catene di abbigliamento o negozi che vendono grandi quantitativi di abiti a prezzi stracciati. Vengono create più collezioni possibili (fino a 50 in un anno!) nel più breve periodo possibile immettendo tonnellate di abiti nel commercio e provocando gravi conseguenze per società e ambiente:

  1. Gli invenduti vengono bruciati con effetti pesanti per l’ambiente;
  2. Il numero eccessivo di collezioni satura il mercato con conseguente concorrenza impari coi piccoli negozi locali e/o brand artigianali;
  3. Gli acquisti dettati da una continua offerta a basso prezzo spesso sono dettati dall’impulso e il risultato è che vengono utilizzati soltanto un paio di volte e dopodiché vengono buttati (in un anno circa l’85% degli abiti vengono gettati!);
  4. Per mantenere i prezzi bassi vengono usate fibre sintetiche e acriliche di bassa qualità dannose per l’ambiente non solo in fase di produzione, ma anche nei lavaggi nelle nostre lavatrici causando rilascio di pericolose MICROPLASTICHE;
  5. Spesso anche quando c’è una “maggiore attenzione” ai materiali in ogni caso per produrre tanti capi d’abbigliamento in poco tempo a basso prezzo viene sfruttata la manodopera (salari bassi e cattive condizioni di lavoro);
  6. La produzione sfrenata di abiti determina un consumo eccessivo delle risorse naturali e inquinamento dell’aria (per rilascio di gas e in particolare della CO2) e dell’acqua (per rilascio di agenti chimici e microplastiche in fiumi, mari, oceani).

Il movimento SLOW-FASHION è invece una moda più consapevole e sostenibile:

  1. La produzione è realizzata a mano da piccole realtà locali artigianali, non fatta in serie in industrie;
  2. Le materie prime vengono comprate in quantità definita (solo ciò che è strettamente necessario alla produzione). I capi vengono creati in edizioni limitate, SU MISURA o su ordinazione (MADE-ON-ORDER) e/o personalizzabili;
  3. I materiali usati sono eco friendly: fibre naturali o riciclate con certificazioni;
  4. Gli abiti sono di alta qualità e durevoli: non si rovinano in poco tempo, possono essere riparati (spesso anche da chi li ha prodotti visto che si parla di artigiani!), modificati e riusati (REFASHION), donati o riciclati (ECONOMIA CIRCOLARE). Pensa che se allunghi la vita di un abito di 9 mesi l’inquinamento si riduce del 20-30%!!;
  5. Caratteristica della moda SLOW è un prezzo generalmente più alto, ma se ci pensi nel prezzo di un capo artigianale sostenibile ci sono l’alta qualità del tessuto, certificazioni, una manodopera artigianale, la possibilità di personalizzazione, l’unicità di un capo e la trasparenza;
  6. La moda sostenibile rispetta diritti umani e condizioni di lavoro: dietro un brand di questo tipo c’è solitamente un artigiano o una piccola azienda locale costituita da poche persone che lavorano a giusti ritmi di lavoro;
  7. Minor sfruttamento delle risorse e un minor inquinamento ambientale: inferiore consumo di acqua, no microplastiche, ridotte emissioni di CO2;
  8. Solo fibre naturali e certificate non causano irritazioni alla pelle (a differenza delle fibre sintetiche).

QUINDI, SIAMO PROPRIO SICURI CHE LA FAST FASHION SIA MENO COSTOSA?!

È evidente che non è così: gli immediati prezzi bassi causano effetti a catena dannosi per uomini, animali e ambiente determinando un costo elevato nel lungo termine (cambiamenti climatici, riscaldamento globale, siccità, plastica nel mare, inquinamento)!

Soluzioni?

Acquista da realtà locali artigianali, il “FATTO A MANO IN ITALIA” e sarai certo di aver capi unici non dettati da mode passeggere, ma vestiti che potrai indossare in più occasioni perché originali e durevoli nel tempo. Come  si faceva un tempo si comprava meno, ma si aveva sempre qualcosa di unico, che fosse su misura o realizzato su taglia (oggi si compra il 400% di abbigliamento in più rispetto a soli due decenni fa!).

Prenditi cura dei tuoi capi, non maltrattarli con inutili lavaggi ad alte temperature!

Pensa sempre che brand sostenibili hanno un occhio di riguardo sia per i materiali di produzione degli abiti, ma anche per il packaging plastic free!

Acquistando un abito “SLOW” contribuirai ad avere un’ambiente con minori sprechi, più etico e meno inquinato!!

Un capo ben fatto e con tessuti di qualità elevata non sarà mai demodè! Se hai comprato un vestito fatto a mano, magari su misura, artigianale la voglia di buttarlo sarà inferiore!

Personalmente ho sempre diffidato da chi consigliava di svuotare gli armadi dicendo se non l hai messo per un’intera stagione non fa al caso tuo! È sbagliato il concetto di fondo: un vestito di buona fattura è comunque un acquisto sensato, prima di gettarlo pensaci! Le mode tornano, i gusti personali pure: pantaloni che non hai indossato per anni potrebbero diventare i tuoi migliori amici per gli anni successivi!! A me è successo tantissime volte!!

Se non ti convince pienamente qualcosa nel tuo armadio riparalo o trasformalo! L’artigiano che te l’ha prodotto potrà aiutarti anche in questo (con capi fast fashion non puoi farlo!).

Per ultimo (volutamente) il second hand, principio del movimento slow, di cui sono sostenitrice a metà. Innanzitutto deve cambiare la mentalità: se si continua a comprare capi di qualità scadente pensando “poi semmai lo rivendo” non si esce da questo loop!

Non c’è nulla di male nel fare shopping, ma bisogna comprare consapevolmente: COMPRA COSE DI QUALITA’ DURATURE NEL TEMPO di qualità e originali da piccoli brand artigianali etici e sostenibili piuttosto che riempire carrelli di straccetti che se va bene vengono indossati due volte e poi gettati nella spazzatura!

Io con il mio artelier m’impegno a ridurre l’impatto ambientale: riduco gli sprechi usando metraggi di stoffa limitati e sfrutto fino al più piccolo avanzo di tessuto, sono sempre alla ricerca di materiali sostenibili, creo su ordinazione o su misura senza avere un magazzino pieno di invenduti!

Se ognuno fa la sua “piccola” parte il mondo può cambiare! Vale la pena tentare!!

Per informazioni e collaborazioni scrivi a info@ilmioartelier.com

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